La mancata conclusione di una procedura di affidamento di appalti pubblici entro i termini stabiliti dal DL semplificazioni (2 mesi per gli affidamenti diretti, 4 mesi per le procedure negoziate, 6 per le procedure aperte), può dar corso all’avvio di un procedimento giurisdizionale davanti alla Corte dei Conti per responsabilità erariale? Il funzionario che ha determinato o concorso a determinare la mancata o tardiva stipulazione di un contratto e il tardivo avvio della sua esecuzione possono essere valutati ai fini della responsabilità davanti alla Corte dei Conti?
Il webinar, per rispondere a queste domande, metterà in luce la ratio delle innovazioni introdotte dalla L. 120/2020 in materia di giurisdizione della Corte dei Conti. Si vedrà che le novità legislative sono basate sul presupposto che il timore della responsabilità amministrativa abbia esposto, a causa della previgente normativa, i pubblici dipendenti a determinare rallentamenti ed inerzie nello svolgimento della funzione pubblica (tra cui lo svolgimento di procedure di gara). In ragione di ciò il legislatore circoscrive la punibilità davanti alla Corte dei Conti, limitandola ai casi in cui la produzione del danno erariale è conseguente a condotte dolose; stabilendo però che questa limitazione non si estenda ai danni cagionati da omissioni o inerzie del soggetto agente. Con il nuovo quadro legislativo, la giurisdizione della Corte dei Conti, si focalizza nella sindacabilità di inefficienze gestionali legate a ritardi o inadempimenti. Non per questo appare meno pervasiva, anche con il rischio (prefigurato dal legislatore?) di spingere i dipendenti pubblici verso percorsi poco ponderati o perfino azzardati, pur di rimanere entro i tempi prestabiliti per legge: comportamenti cioè che potrebbero generare danni erariali rilevanti e, questa volta, tutti incombenti sull’erario e sui cittadini contribuenti.
Di seguito i materiali