Siamo in presenza della necessità di rimodulare le attività per sostenere la ripartenza degli enti alla luce del nuovo quadro normativo emergenziale (D.L. 18/2020, Circolare Funzione Pubblica 2/2020, Decreti Covid, Ordinanze delle Regioni, Protocollo PA-Sindacati, ecc).
Infatti, il progressivo ritorno al lavoro in presenza, comporta rischi e difficoltà organizzative che rendono necessario fare il punto sulle misure di sicurezza, la riprogrammazione delle attività in ufficio, la regolamentazione dell’accesso al pubblico, la disciplina dello smart working, la gestione delle assenze, le nuove possibilità assunzionali e delle modalità di svolgimento delle procedure concorsuali.
L’esperto affronta le iniziative da porre in essere per la Fase 2, dallo svolgimento delle attività in Smart Working, per le quali continua a non essere necessaria alcuna istanza, a differenza delle attività da svolgere in presenza per le quali occorrono invece provvedimenti dedicati, alla forme di incentivazione e pone ulteriori chiarimenti in merito agli istituti attivabili nel caso in cui non sia possibile lo svolgimento dell’attività in modalità di lavoro agile, tra cui il collocamento in ferie pregresse e maturate nel 2020, collocamento in attività formative, congedi e aspettative, banca delle ore, rotazione e recuperi.
Infine, l’attenzione viene posta all’estensione dei permessi retribuiti previsti dalla Legge 104 e al congedo previsto per la chiusura delle scuole.
Al termine della videodiretta, è previsto un ampio spazio dedicato ai quesiti volto a chiarire i dubbi applicativi dei datori di lavoro e dei dipendenti, fase estremamente utili per questo periodo di emergenza.

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• 04/05/2020
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