Il Ministero delle Infrastrutture con il recente parere n. 1318/2022, è ritornato sulla questione della competenza dei Comuni non capoluogo e la possibilità di aggiudicare autonomamente (non ricorrendo a centrale di committenza/ente sovracomunale) i contratti PNRR/PNC ovvero finanziati anche solo in parte dai fondi PNRR/PNC.
La questione della competenza dei Comuni non capoluogo è stata posta con l’articolo 52 del d.l. 77/2021 che, congelando gli obblighi di accorpamento fino al 30 giugno 2023 per gli appalti “tradizionali”, impone invece l’obbligo di ricorrere alla centrale di committenza per gli appalti finanziati anche solo in parte dai fondi PNRR/PNC.
La videodiretta affronta la questione aperta, alla luce del comunicato del Ministero Interno del 17 dicembre e il parere Mims n. 1147, relativa al margine di autonomia ovvero di utilizzo degli strumenti telematici delle centrali di committenza e se sia limitato agli affidamenti sotto i 40mila euro o se si estenda anche agli affidamenti fino alla soglia UE per i servizi e a 1 milione per la manutenzione ordinaria., ponendo quindi particolare attenzione ai margini di autonomia riservati agli enti locali nell’attuazione delle misure inerenti agli appalti PNRR/PNC.
Di seguito i materiali
>> Qui il video