SE ANAC SBAGLIA, LA COLPA È DEL LEGISLATORE O DEL COMUNE A gennaio 2024 i malfunzionamenti dei sistemi ANAC hanno causato un crollo degli appalti. ASMEL ha denunciato il problema e in una Circolare ai Soci chiarisce le anomalie e risponde all’atteggiamento dell’Autorità

29/01/2025

A gennaio 2024 si sono verificati numerosi malfunzionamenti dei sistemi telematici affidati alle cure di ANAC, che hanno causato un calo impressionante degli appalti. ASMEL si è fatto portavoce delle preoccupazioni dei Comuni e ha promosso una lettera aperta al Presidente Busia, anche in questo caso con fini costruttivi, proponendo un incontro per individuare soluzioni condivise.

La risposta del Presidente ANAC è arrivata a stretto giro di posta con uno sdegnato diniego di ogni malfunzionamento. Ciò ha pesantemente inciso sul livello di credibilità e di autorevolezza dell’Autorità, atteso che tutti gli addetti ai lavori erano ben al corrente dei malfunzionamenti registrati. Il più eclatante dei quali è rappresentato dall’incapacità della piattaforma ANAC di inibire l’accesso agli Enti non qualificati. Una “grave violazione” (copyright della stessa ANAC) del Codice che obbliga questi ultimi a delegare le gare a Enti qualificati e che, all’art. 62 comma 2, vieta, in questi casi, ad ANAC il rilascio del CIG. Un’anomalia aggravata dal fatto che Anac riconosce di non saper ben distinguere cosa fa l'ente qualificato perché il legislatore non sarebbe stato chiaro. E, in ogni caso, è sempre pronta a dare la croce addosso ai Comuni.

Abbiamo trasmesso ai Soci una Circolare per mettere i puntini sulle “i” e dare una risposta all’arroganza di un’Autorità definita dall’81% dei Sindaci italiani come Autorità Nazionale per l’Aumento delle Complicazioni (secondo una rilevazione di NOTOSONDAGGI).

 

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