23/12/2019
Mentre gli apparati centrali si perdono dietro a grovigli normativi e lungaggini burocratiche, i comuni pensano a salvare se stessi con progetti all' avanguardia premiati in Europa. È il caso della centrale di committenza Asmel consortile che riunisce oltre 1.500 comuni di tutt' Italia all' insegna di semplificazione, digitalizzazione e centralizzazione degli appalti, recentemente premiata a Maastricht. Nel frattempo il 15 dicembre è trascorso senza che il tanto strombazzato nuovo Regolamento che avrebbe dovuto sostituire le linee guida Anac, abbia visto la luce. È probabile che la ministra De Micheli si riferisse a dicembre di uno dei prossimi anni, vista la capacità degli apparati di complicare tutto, comprese le stesse linee guida, oggi emblema dei contorcimenti legislativi. Problema non da poco per tutti gli attori coinvolti che, in mancanza delle nuove norme applicative del codice, si ritrovano costretti a navigare a vista in un limbo indefinito. E mentre gli enti locali continuano ad esser trattati dagli apparati centrali come pesi di cui disfarsi, anziché preziose risorse da valorizzare, i comuni si organizzano attraverso esperienze vincenti. Asmel consortile, con oltre 4.500 gare pubblicate per un transato che supera i 4 miliardi di euro, ha consentito un risparmio di oltre 500 milioni alle casse comunali grazie all' utilizzo diffuso di piattaforme di eProcurement che assicurano non solo semplificazione e risparmi, ma anche tracciabilità e trasparenza, autentici antidoti ad ogni forma di malaffare, più efficaci di tante norme anticorruzione. Per tutti questi motivi, Asmel Consortile è stata insignita a Maastricht del prestigioso «Best practice certificate» conferito dall' Eipa (Istituto Europeo della pubblica amministrazione) e dalla Commissione europea agli enti pubblici distintisi in buone prassi sul fronte dell' innovazione e della digitalizzazione. Asmel consortile è solo la più recente delle iniziative Asmel, l' associazione per la sussidiarietà di oltre 2.800 comuni italiani che, con le sue community di enti locali, punta a risolvere a monte la complessità delle regole attraverso una gestione distribuita e condivisa dei servizi che valorizza l' autonomia dei comuni.