01/03/2021
L’Associazione ASMEL interviene sullo scarso coinvolgimento delle amministrazioni locali nel piano vaccinale, che non può seguire una visione strategica e organizzativa centralistica, ma deve essere adeguato alle esigenze dei territori. Esigenze che solo i sindaci possono conoscere. «In tutta la Regione Piemonte – lamenta il sindaco di Carignano (TO) e consigliere ASMEL, Giorgio Albertino – il piano prevede 60 punti vaccinali. Ho invitato l’amministrazione regionale a darci la possibilità di inoculare i vaccini in alcuni locali comunali del nostro territorio, dotati di tutti i confort e che soprattutto eviterebbero spostamenti di massa, con probabili assembramenti nei luoghi di ritrovo, per chi deve raggiungere i pochi siti indicati. 60 per una Regione che conta 1.181 Comuni». Occorrono almeno 7 milioni di vaccini per immunizzare i soggetti più a rischio. Quando saranno disponibili, cruciale sarà la tempistica per vaccinarli tutti e ridurre dell’80% terapie intensive e decessi, dando via libera alla piena ripresa della vita sociale ed economica. «40 milioni di italiani - ricorda Francesco Pinto - vivono nei Comuni con meno di 100 mila abitanti, quasi tutti in grado di lavorare in contemporanea per vaccinare i propri soggetti a rischio». Cosa aspettare, dunque, per coinvolgere appieno i Comuni nella gestione del piano vaccinale?