05/05/2021
Prosegue la polemica sugli acquisti su AMAZON da parte dei Comuni ASMEL. Intanto il Comune di Falcone, in Sicilia, ha speso 454 euro per un personal computer HP, a fronte dei 629 imposti da CONSIP per il corrispondente modello LENOVO, con un aggravio di 175 euro, pari al 38% in più, rispetto ad AMAZON. Il sistema ASMEL supera i tanti vincoli che affliggono i Comuni, ma anche quelli di Amazon, che chiede il saldo anticipato e non accetta lo “split payment”, il pagamento senza IVA, cui sono tenuti gli Enti pubblici, attraverso una semplice formula: Il Comune ordina e riceve la merce. Ne verifica la rispondenza e, solo in tal caso ASMEL, paga AMAZON, la quale fattura all’Associazione che provvede poi a trasmettere propria fattura al Socio, con le regole dello split payment.
ASMEL ha scritto una lettera aperta a Fabio Rampelli, Vice Presidente della Camera e al Ministro Renato Brunetta, cui l’Onorevole ha rivolto un’interrogazione in merito all’iniziativa ASMEL.
L’Associazione puntualizza il ruolo svolto a favore degli associati, ai fini di conseguire effettivi risparmi, senza violare alcuna delle tante norme e dei tanti obblighi imposti da Consip, e propone un’indagine per appurare se la Società monopolista nazionale degli appalti pubblici abbia prodotto benefici o maggiori costi per l’Erario. Rivendica la correttezza della propria azione e rimarca che i risparmi si ottengono con la concorrenza e non con obblighi imposti a chi persegue l’interesse pubblico a fronte del maggior costo dei prodotti su CONSIP.
ASMEL contesta anche ANAC, che aveva sostenuto che essa non può operare come Centrale di committenza, in quanto non iscritta all’Elenco dei Soggetti aggregatori. Proprio l’Autorità ogni 3 anni seleziona le Centrali di committenza da inserire in elenco! E soprattutto ricorda che opera su Amazon, non come Centrale, ma alla stregua di qualsiasi privato, essendo costituita, come tutte le associazioni italiane, ai sensi del Codice civile. Ricorda pure l’indagine condotta da ANAC sugli Enti che hanno agito “in deroga alle Convenzioni Consip” e che l’Autorità ha definito “abili e capaci”, bollando, invece, le Convenzioni CONSIP come “migliorabili dal punto di vista economico a parità di prestazioni”. Intanto, nel corso della Conferenza Unificata del 28 aprile scorso, la Ministra Mariastella Gelmini, ha annunciato la proposta di un gruppo di ministri coordinato proprio dal Ministro Brunetta per l’eliminazione del d.lgs. 50 del 2016 e la riduzione dei poteri dell’ANAC. Tematiche su cui ASMEL insiste da anni. Che sia la volta buona?
«Tramite ASMEL - sostiene Francesco Pinto, Segretario generale ASMEL - i Comuni evitano gli aggravi di prezzo imposti da CONSIP. La quale gode di centinaia di codicilli in Gazzetta, utili solo a tutelare un apparato autoreferenziale. Con regole lontane anni luce da quelle AMAZON, in forza del pragmatismo anglosassone che punta ai risultati, senza i fronzoli tipici del nostro bigottismo normativo, che tanto asfissia non solo i Comuni, ma l’intero Sistema Italia. Da una parte, venditori accreditati solo in base al successo conseguito con i clienti. Dall’altra, imprese soffocate da mille regole del Codice dei contratti. Cui si sommano gli obblighi di acquisto su CONSIP. La pandemia, con il flop di apparati centrali, regionali e metropolitani, insegna che la politica deve dettare le regole, non il contrario».
Qui la lettera aperta di ASMEL al ministro Brunetta