07/10/2021
L’assenza di personale causa Covid, le scadenze urgenti d’autunno, l’organizzazione della tornata elettorale non sono sufficienti per un’Associazione che sempre più si comporta come un Ente sovraordinato. Non solo detta prescrizioni e sollecitazioni, ma come ogni Ente sovra ordinato che si rispetti, poco si cura della realtà dei propri sotto ordinati, in tutt’altre faccende affaccendati. Dettando condizioni e priorità per le quali sapranno pure come districarsi. Il Comunicato prende atto dell’accavallarsi di tante scadenze e tanti adempimenti, si rivolge ai Sindaci con il tipico tono paternalistico degli apparati e così conclude: Pur nella consapevolezza delle innumerevoli difficoltà, Ti chiedo di verificare l’effettivo ed efficace supporto, da parte della Tua Amministrazione, all’esercizio di un diritto costituzionalmente tutelato e garantito come quello della partecipazione democratica dei cittadini all’iniziativa legislativa. Al contempo, verificherò con il Ministero dell’Interno e il Ministero della Giustizia, possibili soluzioni per fronteggiare questa “emergenza democratica” che non può ricadere solo sulle spalle dei sindaci. Certo della Tua attenzione e della Tua collaborazione, Ti saluto cordialmente”. Insomma, si tratta del rispetto di precisi diritti costituzionali, tanto di cappello. Ma prima di chiedere ai Ministeri col solito piattino in mano, si poteva evitare di sollecitare i Sindaci il 27 per una scadenza del 30 settembre. Altrimenti, viene da pensare che chi pratica lo zoppo impara a zoppicare.