10/08/2022
ANCI continua a rappresentare solo sé stessa nella blindatissima cabina di regia PNRR ottenendo commesse milionarie per assistenza ai Comuni, senza che questi ultimi ne traggano beneficio. Al contrario asseconda ogni scelta espropriativa di un reale coinvolgimento dei Comuni: dai commissariamenti previsti prima ancora della fase attuativa, alle sovrastrutture centrali per realizzare i progetti locali, alla task force governativa dei super esperti … Peraltro producendo ben poco di funzionale o efficace, neppure un sito aggiornato su cui trovare tutti gli avvisi, le proroghe e gli spostamenti di risorse.
Potremmo dire che la montagna ha partorito il topolino, ma è più appropriato modificare il detto, poiché rosicchiando rosicchiando il topolino ha iniziato a farsi la tana in una grotta.
I Comuni infatti provano a fare cose utili per i loro territori e a farle bene.
Innanzitutto partecipando alla lotteria dei fondi nonostante le difficoltà di accesso alle fonti informative. E poi predisponendo i vari bandi di gara per arrivare a firmare i contratti di appalto nei tempi, anche se costretti a reperire e interpretare tante regole nuove tra DL, Dpcm, Dm, Ordinanze, Leggi, Linee Guida, Circolari e Comunicati.
Il Centro di Competenza PNRR, che in questi mesi ha affiancato così tanti comuni ASMEL ha intercettato proprio queste necessità di cooperazione tecnica e operativa.
Anche per le assunzioni, la formazione di “elenchi di idonei” conformi al decreto reclutamento, è diventata per centinaia di enti soci di Asmel, lo strumento per creare liste di dipendenti cui attingere rapidamente in funzione dei finanziamenti. Per non parlare delle attività di formazione continua, anche per il project management dei fondi PNRR e, naturalmente, della Centrale di Committenza.