Nuovo Codice Appalti: quanto manca ai decreti attuativi? Il Ministro delle infrastrutture puntualizza la Road Map per l'emanazione dei Decreti attuativi del nuovo Codice degli Appalti

Il Ministro delle infrastrutture, giovedì pomeriggio, al Senato ha dato risposte alle interrogazioni (cosiddetto question time) sui nodi operativi creati dal Nuovo Codice Appalti che stanno creando un vero e proprio stallo dallo scorso 20 aprile in concomitanza appunto con l’entrata in vigore del testo.
Nel dettaglio le richieste dei senatori hanno riguardato l’aggiornamento sui decreti attuativi previsti dal Codice in capo al Ministero delle infrastrutture.
Al riguardo Delrio ha precisato che non dovrebbe crearsi alcun vuoto normativo poiché «È vero che c'è una mole di decreti da chiarificare, ma sette linee guida dell'ANAC sono già state pubblicate, per la consultazione, sul sito Internet e altre tre arriveranno prestissimo. Viene svolto un lavoro costante insieme al presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione. Dieci linea guida sono già pronte e noi rispetteremo senz'altro, per quanto riguarda le scadenze dei novanta giorni, tutte le nostre applicazioni: ciò vuole dire che, entro la fine dell'estate, saranno emanati i nostri decreti e, quindi, il corpus di recepimento e di attuazione più importante è in fase di avanzata predisposizione. Non ci sono vuoti, perché ogni articolo, laddove necessiti di un provvedimento attuativo, rimanda esplicitamente al fatto che, fino a quando non ci sarà il decreto, rimarranno in vigore le norme. Ciò è scritto alla fine di ogni articolo, proprio per evitare buchi normativi».
Relativamente alle commissioni di gara, il Ministro ha precisato che il Governo ha scritto che sotto soglia le stazioni appaltanti possono scegliere dei componenti ma che «l'ANAC preciserà presto che ciò non significa che scelgono tutta la Commissione».

Qui la Scadenzario dei provvedimenti del nuovo Codice