29/07/2024
Ennesima istruttoria del Garante per la protezione dei dati sulle telecamere nei Comuni. Questa volta è toccato alla città di Torino a cui è stato chiesto di fornire immediatamente i dettagli sull’uso dell’IA nel sistema di videosorveglianza. La preoccupazione del Garante riguarda il possibile impatto sulla privacy dei cittadini. Pertanto, il Comune deve chiarire le funzionalità esatte, le finalità e la base giuridica del trattamento dei dati personali. Secondo l’art. 37, par. 1, lett. a) del Regolamento UE 2016/679, comunemente noto come GDPR, a supportare i Comuni in questi casi deve esserci un DPO, Data Processor Office, opportunamente designato dallo stesso Comune. Si tratta di una figura necessariamente competente e qualificata ad assumere un ruolo delicato e che comporta precise responsabilità. Tutti gli Enti soci possono nominare Asmel quale proprio DPO, entrando a far parte della community “privacy” che ad oggi conta già oltre 1.200 Enti. Molti di questi hanno già adottato il modello organizzativo proposto dall’Associazione, ampiamente collaudato, che consente di integrare la funzione del DPO nei processi interni, sollevando i dipendenti da ogni onere e rischio di sanzioni grazie a un supporto qualificato nella gestione e nel mantenimento della conformità al GDPR. Asmel offre inoltre il Corso di formazione manageriale per RPD (DPO), patrocinato dall’Autorità Garante per la Protezione dei dati e a norma UNI 11697, insieme a webinar di aggiornamento continuo su temi quali privacy, videosorveglianza, cybersecurity e data protection. Per chiarimenti scrivere a info@asmel.eu