16/10/2023
Ammontano a 90 miliardi gli appalti banditi grazie a fondi Pnrr-Pnc secondo i dati ricavabili dal portale dei dati aperti di ANAC e commentati ieri da Il Sole 24Ore, NT Plus.
Emerge che più dell’80% delle procedure sono finanziate tramite affidamenti diretti, evitando le gare, grazie alle semplificazioni e ai tetti più alti per l’affidamento diretto garantiti dai decreti d’urgenza (dl 77/2021 e Dl 13/2023) poi stabilizzati dal nuovo codice degli appalti. In ogni caso, i Comuni si confermano le stazioni appaltanti più impegnate nel PNRR con all’attivo 14.420 procedure all’attivo.
Non a caso, ASMEL Consortile, la più grande Centrale di committenza dei Comuni italiani, si colloca sul podio al terzo posto per numero di gare espletate (436), dietro solo a Invitalia (688) e Cnr (455). Ovvero due realtà di diretta emanazione dello Stato centrale che si vedono tampinate dal dinamismo delle tanto bistrattate realtà locali. In altre parole, una sola emanazione di queste ultime tallona da vicino i principali apparati su cui il Governo conta per portare a terra il PNRR. Cumulandole tutte, le realtà territoriali emergono come le strutture con unna grossa potenza di fuoco, a dispetto della vulgata che li descrive come palla al piede o causa di ritardo nell’espletamento dei programmi PNRR.
In ogni caso, ASMEL Consortile si conferma come un punto fermo per i Comuni che sanno di poter contare sull’esperienza decennale di una Centrale di committenza qualificata da ANAC al massimo livello per le gare di lavori, servizi e forniture e in PPP. Oltre che certificata dagli standard internazionali ISO 9001 e 37001 e premiata a Maastricht dalla Commissione europea come best practice negli appalti e tra gli Enti pubblici impegnati nella digitalizzazione e nell’innovazione della pubblica amministrazione.