I SINDACI CONTRO LA BUROCRAZIA: NORME COMPLESSE E ADEMPIMENTI NON TARATI SUI PICCOLI COMUNI L’80% dei Sindaci individua nella complessità normativa il principale ostacolo al funzionamento della macchina comunale. La denuncia emerge dal rapporto “Il sentiment dei Sindaci” a cura di NotoSondaggi, commissionato da ASMEL

27/06/2025

Nell’ambito del Forum ASMEL 2025 “Troppe norme, nessuna norma” sono stati presentati i risultati del report commissionato da ASMEL a NotoSondaggi. La ricerca, realizzata su un campione rappresentativo di 800 Sindaci italiani, mette nero su bianco quanto ASMEL denuncia da tempo: una PA locale soffocata da norme pensate altrove, chiamata ad applicare regole che ignorano la realtà operativa dei Comuni.

La maggioranza dei primi cittadini italiani (80%) ritiene che la burocrazia sia un freno per la buona amministrazione ancor più grave della cronica scarsità di risorse umane e finanziarie. Ma non si tratta solo di inefficienze. Per i Sindaci, la farraginosità delle norme non solo ostacola l’azione amministrativa, ma rischia di allontanare le migliori energie e i talenti dall’ambito pubblico, vanificando ogni sforzo di attrattività per le nuove generazioni di funzionari e dirigenti.

L’87% evidenzia un ulteriore squilibrio sistemico: le norme e gli adempimenti, pensati per grandi città, non si adattano ai bisogni dei Comuni medi e ancor meno a quelli piccoli, che rappresentano la stragrande maggioranza del panorama italiano.

Particolarmente significativo anche il dato che riguarda gli appalti pubblici, infatti per l’86% dei Sindaci l’eccessivo appesantimento burocratico da parte degli enti finanziatori è una delle cause principali dei ritardi nelle procedure di affidamento e nei pagamenti agli aggiudicatari.

Dati che rilanciano la necessità di un cambio di paradigma: non solo semplificazione ma regole costruite sui territori e sulle reali capacità operative dei Comuni. È questa la direzione tracciata dal Forum ASMEL, che punta a restituire centralità ai Sindaci e alle autonomie locali.

 

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