29/06/2016
Presentato alla stampa, il 22 giugno presso la sede dell’Anac, il primo monitoraggio italiano sul Whistleblowing dal titolo “Segnalazione di illeciti e tutela del dipendente pubblico: l’Italia investe nel Whistleblowing, importante strumento di prevenzione della corruzione”.
Da settembre 2014 - entrata in vigore della legge 90/2014 che ha introdotto la sperimentazione del sistema - l'Autorità ha ricevuto 299 segnalazioni, 17 al mese in media nell'ultimo anno e mezzo. Circa il 40% delle denunce arriva dal Sud Italia. Di esse quelle provenienti da un unico dipendente pubblico ammontano, nel 2016, ad 85: il 71%!!
Intanto, la legge approvata dalla Camera con le prime norme organiche sul Whistleblowing per tutelare chi denuncia colleghi corrotti che fine ha fatto?
Criticata dal presidente dell'Anm Davigo - che qualche giorno fa ha definito «fumo negli occhi» e «stucchevole» il sistema delle denunce, con identità protetta, sottolineando che i dipendenti pubblici hanno già l'obbligo di denuncia - è, comunque, ferma da tempo al Senato. Infatti, dopo l'approvazione alla Camera il 21 gennaio 2016, è stato assegnata alla commissione competente ma non è ancora partito l'esame.
Qui il report sulle denunce
Qui il testo approvato alla Camera