PNRR, DATI “AMBIGUI”: TANTI SOLDI MA LA BUROCRAZIA FRENA LA SPESA SOPRATTUTTO AL SUD Il PNRR arranca, frenato dalla burocrazia e dalla centralizzazione della governance. I Comuni italiani, anche grazie a una realtà come ASMEL, cercano di ovviare a tali lentezze burocratiche concorrendo all’incremento della spesa

22/11/2023

Il PNRR arranca, frenato dalla burocrazia e dalla centralizzazione della governance. Il Servizio Studi della Camera dei Deputati (in collaborazione con Anac e Cresme) ha presentato ieri alla commissione Ambiente di Montecitorio il III Rapporto annuale sulle Infrastrutture strategiche e prioritarie: dei 132 miliardi stanziati, le opere già in cantiere ammontano a 32 miliardi, mentre altri 28 miliardi sono in gara (8,4 miliardi), aggiudicate (10,4 miliardi) o appaltate (9,2 miliardi) e aspettano l'apertura del cantiere a breve. Un freno maggiore si ravvisa nel Mezzogiorno, dove la metà delle opere è ancora in fase di progettazione pre-gara (25,7 miliardi su 51,9) mentre al centro-nord è fermo a questo primo stadio un terzo delle opere (18,6 miliardi) contro 21,9 miliardi già in corso e 12 miliardi in attesa del cantiere. I Comuni italiani, anche grazie a una realtà come ASMEL, cercano di ovviare a tali lentezze burocratiche concorrendo all’incremento della spesa: tra gennaio 2021 e agosto 2023 sono stati aggiudicati lavori riguardanti interventi statali, regionali e comunali per oltre 163 miliardi di euro di cui il 52 per cento (85 miliardi) relativi a opere PNRR.

 

torna all'inizio del contenuto
Questo sito web utilizza i cookie
I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra.