CENTINAIA DI AMMINISTRATORI E FUNZIONARI DEI COMUNI DA TUTTA ITALIA HANNO PARTECIPATO AL FORUM ASMEL IL 1 DICEMBRE «Sia la paura della firma sia l’ansia del risultato non sono quasi mai riconducibili ad amministratori poco avveduti a cui manca il coraggio o la lungimiranza. Il problema è l'approccio prescrittivo dello Stato Centrale», sottolinea il Presidente

04/12/2023

Centinaia tra Sindaci e Amministratori comunali a Napoli per il Forum ASMEL Paura della firma o ansia del risultato.  L’evento organizzato dall’Associazione per la Sussidiarietà e la Modernizzazione degli Enti Locali ha registrato un coinvolgimento sorprendente già in fase di prenotazioni che ha determinato un cambio sede optando per la Sala dei Busti di Castel Capuano al fine di consentire una maggiore partecipazione ad amministratori e delegati comunali.

Il Segretario Generale Francesco Pinto ha sottolineato il senso del tema dato al Forum 2023: «L’espressione “paura della firma” rimanda alla figura del funzionario neghittoso alla ricerca di appigli per scansare responsabilità e impegno, causando freni e ritardi nell’azione amministrativa. Un comportamento ancor più grave oggi, con il PNRR che impone scadenze precise, che si aggiunge alle difficoltà oggettive presenti nei Comuni, a maggior ragione quelli più piccoli, afflitti da carenze di personale e di competenze».

A seguito del Segretario Generale, in rappresentanza delle istituzioni sono intervenuti: il Vice-Presidente della Regione Campania, Bonavitacola il Procuratore di Perugia già Presidente Anac, Raffaele Cantone, il Prof. Vincenzo Maiello, Ordinario di Diritto Penale all’Università Federico II.

Centrale l’intervento della Consigliera Setaro che ha ribadito i principi cardine su cui si basa l’associazione: «ASMEL è la seconda Associazione per numero di enti associati, un’associazione indipendente che opera con le quote versate dai soci non beneficiando di finanziamenti pubblici e porta avanti concretamente i reali interessi dei Comuni, soprattutto di quelli medi e piccoli che sono senza rappresentanza istituzionale. L’esigenza di una forma associativa alternativa e autenticamente rappresentativa delle esigenze dei Comuni è dimostrata dalla crescita di Asmel. Negli ultimi anni abbiamo almeno un nuovo associato al giorno. Questa legittimazione dal basso e questo approccio si traducono concretamente in una serie di attività e servizi che caratterizzano l’operato quotidiano di Asmel attraverso reti sussidiarie e collaborative di servizi che producono risparmi: dalla formazione continua per amministratori e dipendenti con collaborazioni accademiche strutturali ai concorsi semplificati con gli Elenchi idonei costituiti ai sensi del decreto reclutamento, dalla centrale di committenza generale e ausiliaria premiata a Maastricht da EIPA e Commissione Europea, alla digitalizzazione e all’accesso ai finanziamenti pubblici e privati, ecc».

Il Presidente Asmel, Giovanni Caggiano conclude riallacciandosi al tema del convegno: «La paura di firmare determinati atti pubblici da parte dei Sindaci è dovuta al rischio per i primi cittadini di incorrere in sanzioni, provvedimenti amministrativi e processi, una criticità che da anni coinvolge molti Amministratori locali e che è diventata ancora più dirimente con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. In alcuni casi il PNRR ha indirettamente contribuito anche a rendere invalidante l’ansia del risultato per quei Comuni che hanno provato ad investire nel buon governo, nella progettazione e negli investimenti al servizio delle comunità. Sia la paura della firma sia l’ansia del risultato, per quella che è la nostra esperienza, non sono quasi mai riconducibili ad amministratori poco avveduti a cui manca il coraggio o la lungimiranza. I nostri sindaci si scontrano costantemente con l’approccio prescrittivo dello Stato centrale. Per quella che è la nostra esperienza l’ansia del risultato e la paura della firma quando si rimane sul livello comunale si annullano totalmente, l’ansia viene ben gestita e ben governata quando si ci misura direttamente con le necessità ed i bisogni reali dei cittadini. Anche per questo come abbiamo sempre sostenuto ai Comuni va riconosciuto il ruolo di preminenza per il raggiungimento degli obiettivi del PNRR tramite l’affidamento diretto dei fondi. A nostro modo di vedere la vera chiave per il raggiungimento degli obiettivi sanciti con il PNRR e più in generale con l’innovazione della PA è proprio puntare sul principio del risultato e della discrezionalità amministrativa da utilizzare come contraltare rispetto all’attuale approccio formale e prescrittivo dello Stato centrale».

 

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