TARI: CAOS SULLE COMPONENTI PEREQUATIVE, ASMEL INTERVIENE PER TUTELARE I COMUNI
TARI: CAOS SULLE COMPONENTI PEREQUATIVE, ASMEL INTERVIENE PER TUTELARE I COMUNI
TARI: CAOS SULLE COMPONENTI PEREQUATIVE, ASMEL INTERVIENE PER TUTELARE I COMUNI
I Comuni italiani continuano a registrare grande incertezza sui versamenti delle componenti perequative TARI (UR1,a e UR2,a) introdotte dalla delibera ARERA 386/2023. La modalità di calcolo richiesta dall’Autorità, basata sugli importi "bollettati" e non su quelli effettivamente riscossi, rischia di generare tensioni di cassa, incremento del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità e possibili debiti fuori bilancio, soprattutto con l’introduzione della componente UR3 legata al Bonus Sociale Rifiuti. Il tema, come sottolineato da ASMEL, ha anche rilevanza costituzionale poiché l’art. 23 stabilisce che nessuna prestazione patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge, mentre le delibere ARERA agiscono senza una norma legislativa primaria. Per garantire chiarezza e sicurezza ai bilanci locali, ASMEL ha presentato ad ARERA e CSEA un’Istanza di Autotutela chiedendo:
- Versamenti sugli effettivi incassi, con acconti trimestrali e conguaglio a fine anno
- Introduzione di un coefficiente di neutralizzazione dell’inesigibile fisiologico
- Adeguamento dei flussi al calendario reale degli incassi TARI
- Moratoria di interessi e oneri accessori per chi applica il criterio del “riscosso”
- Istituzione di un Tavolo Tecnico congiunto ARERA – CSEA – ASMEL
ASMEL segnala che, senza un intervento correttivo, i Comuni rischiano di trovarsi soli di fronte a una criticità che potrebbe pesare sui loro bilanci.