PROCUREMENT PUBBLICO: IL MODELLO UNICO NON FUNZIONA PER I COMUNI PICCOLI E MEDI

ASMEL, in collaborazione con SDA Bocconi, ha condotto una ricerca sul procurement pubblico che conferma quanto i Comuni, soprattutto quelli medio-piccoli, sappiano orientarsi verso le soluzioni di acquisto più vantaggiose, anche al di fuori di Consip

PROCUREMENT PUBBLICO: IL MODELLO UNICO NON FUNZIONA PER I COMUNI PICCOLI E MEDI

ASMEL, in collaborazione con SDA Bocconi, ha condotto una ricerca sul procurement pubblico che conferma quanto i Comuni, soprattutto quelli medio-piccoli, sappiano orientarsi verso le soluzioni di acquisto più vantaggiose, anche al di fuori di Consip

PROCUREMENT PUBBLICO: IL MODELLO UNICO NON FUNZIONA PER I COMUNI PICCOLI E MEDI

ASMEL, in collaborazione con SDA Bocconi, ha condotto una ricerca sul procurement pubblico che conferma quanto i Comuni, soprattutto quelli medio-piccoli, sappiano orientarsi verso le soluzioni di acquisto più vantaggiose, anche al di fuori di Consip

ASMEL, in collaborazione con SDA Bocconi, ha condotto una ricerca sul procurement pubblico che conferma quanto i Comuni, soprattutto quelli medio-piccoli, sappiano orientarsi verso le soluzioni di acquisto più vantaggiose, anche al di fuori delle convenzioni Consip.

I dati mostrano che il 70% dei Comuni italiani – quelli con meno di 5.000 abitanti – utilizza meno gli strumenti centralizzati, ottenendo in molti casi un miglior rapporto qualità/prezzo. Le convenzioni nazionali, infatti, rispondono meglio alle esigenze dei grandi enti, mentre i piccoli Comuni necessitano di maggiore flessibilità e strumenti su misura.

Dalla spesa per abitante più contenuta in alcuni casi, alla capacità di negoziare condizioni migliori, emerge chiaramente che un approccio “one size fits all” non è adeguato. Serve una governance più flessibile, che riconosca il ruolo strategico dei Comuni nella gestione delle risorse pubbliche e nello sviluppo economico dei territori.

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