Sanzioni Ue discariche abusive, fermiamo la rivalsa statale Sono numerosi i Comuni associati che hanno chiesto di contrastare le richieste del Ministero delle Finanze con la nota di gennaio scorso

07/03/2018

Sono numerosi i Comuni associati che hanno chiesto di contrastare le richieste del Ministero delle Finanze con la nota di gennaio scorso, anche alla luce delle pronunce del Tar Lazio che avevano accolto i ricorsi di Regioni e Comuni, contro i provvedimenti di rivalsa da parte del ministero delle Finanze per il recupero di quanto versato a titolo di sanzioni pecuniarie inflitte con la sentenza della Corte di Giustizia UE del 2 dicembre 2014, causa C-196/13, in quanto adottate in via automatica, senza una adeguata indagine e individuazione dei soggetti responsabili delle violazioni.

Infatti, anziché indagare e accertare le concrete responsabilità per le discariche abusive dei diversi livelli di governo, sono state individuati responsabili in solido in via automatica le Regioni e i Comuni, non tenendo conto di quanto la stessa Corte di Giustizia Ue aveva sottolineato circa la carenza di sistema nella gestione della materia rifiuti, di competenza legislativa esclusiva dello Stato. Al riguardo, la Corte Costituzionale con proprio Comunicato del 14 febbraio scorso, ha “stigmatizzato la condotta negligente dello Stato, sintomatica di mancanza di collaborazione istituzionale e fonte di danno per la collettività”.

Anche in considerazione della imminente scadenza per il ricorso avverso il provvedimento MEF (entro il 19 p.v. oppure entro 120 giorni per il ricorso straordinario al PDR), ASMEL ha deciso di assumersi il compito di affiancare in sede giurisdizionale i Comuni associati interessati ponendo a proprio carico tutti costi delle procedure legali e a costituirsi ad adiuvandum, nei singoli giudizi.


Qui la Circolare ai Soci 

 

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